Ecole Nationale Supérieure d’Architecture de Toulouse, corso di studi “Ville et Cinema”, a.a 2006-2007. Rémi Papillault, Andrea Urlberger, Marco Tanca.

Paroles/ Projets pour le Mirail

Oltre ad essere un dispositivo di rappresentazione descrittivo dell’architettura, il mezzo audiovisivo può essere per l’architetto un sistema di investigazione, di sperimentazione e di espressione.
La Scuola Nazionale Superiore di Architettura di Toulouse ha conferito un particolare interesse ai sistemi ed alle tecniche di comunicazione visiva, vedendo in essi le potenzialità proprie degli strumenti di supporto all’analisi, alla rappresentazione ed allo sviluppo del progetto di urbano-architettonico.
La creazione del corso di studi “Ville et Cinema”, impartito dal prof. Rémi Papillault manifesta l’intenzione di approfondire tale settore di ricerca; il percorso didattico permette di sperimentare il processo di analisi del territorio e della città

contemporanea attraverso lo strumento video. In relazione allo sviluppo progettuale urbano del quartiere Tououse le Mirail, da anni territorio di indagine nelle attività della Scuola di Architettura, è stato proposto agli studenti del corso di approfondirne i contenuti sviluppando un progetto partecipato.
L’obiettivo del corso è stato quello di creare le premesse per un dialogo tra gli abitanti e i diversi attori coinvolti nel processo di trasformazione urbana, al fine di sensibilizzarli rispetto alle problematiche, alle difficoltà ed alle conflittualità interne ed esterne al quartiere cercando di strutturare un nuova coscienza del luogo. In relazione al programma ed ai contenuti del corso di studi, si è cercato di raggiungere tali obbiettivi attraverso modalità alternative che vedono

nella sperimentazione video-digitale una possibilità efficace di intervento. La videocamera diventa il mezzo per assumere uno sguardo attento sul luogo e di conseguenza una maggiore consapevolezza dello spazio analizzato. Attraverso il video-cortometraggio l’architettura viene reinterpreta nei termini di un racconto dove potere della comunicazione visiva sottopone i contenuti all’attenzione della gente in maniera immediate producendo “visioni”, ed incoraggiando la partecipazione emotiva. Il processo di rappresentazione del luogo nasce dall’incontro ed il confronto da parte dello studente con l’abitante ed è frutto di una condivisione della percezione del visitatore con quella del cittadino nei confronti del luogo in cui vive.