Rocca Arrubia: la ricomposizione visuale del paesaggio dalla strada | Atlante multidimesionale interattivo

Il territorio di Malfatano, nel comune di Teulada, costituisce un sistema territoriale ad elevata valenza paesistica, un ambito di particolare rilevanza ambientale e di estremo valore storico e archeologico. L’individuazione dell’ambito di studio avviene in riferimento alle sue relazioni percettive con il tracciato dalla strada locale Rocca Arrubia; classificata nel PPR “a specifica valenza paesaggistica e panoramica”, collega trasversalmente il sistema infrastrutturale della sulcitana con la strada provinciale litoranea “Costa del Sud”. Il percorso si configura come matrice del sistema agricolo rurale sparso dei Medaus e Furriadroxus e come un importante connessione ecologico‐ambientale tra il sistema di promontori e complessi boschivi e l’articolato sistema costiero di Malfatano, e attraversa il corridoio vallivo in stretta correlazione con il Rio Malfatano e nel fondovalle l’antico borgo di Malfatano. Il tragitto segue l’andamento morfologico del terreno ed si integra in maniera armoniosa con un ambiente di grande fascino e che mantiene ancora integri i suoi caratteri naturali. Il lavoro costituisce una riflessione sul valore della strada come mezzo di conoscenza e figura centrale per la lettura e la composizione dell’immagine del territorio mettendo un accento sulla sua duplice dimensione di luogo di percezione dinamica e di luogo di connessione. Si è ritenuto particolarmente appropriato per un indagine conoscitiva che ponesse particolare attenzione alla restituzione dei valori percettivi dell’area partire dalla strada come e canale privilegiato di attraversamento ed appropriazione del territorio. Il tema della strada come elemento fondamentale strutturante del paesaggio è capace di fornire opportunità di approfondimento di significati altri legati al territorio circostante, fornendo un punto di vista privilegiato da cui scrutare il territorio. Si intende non solo trasmettere la rara bellezza del paesaggio attraversato e i suoi specifici valori ecologici e naturalistici come risorse primaria da salvaguardare, ma sensibilizzare lo spettatore sullo stato di abbandono e trascuratezza su cui versa gran parte dell’antico borgo di Malfatano, sulla necessità di rivitalizzazione e recupero degli spazi degradati e sulla conservazione dei caratteri che strutturano il patrimonio storico‐tradizionale.

Come trasmettere in maniera intuitiva e globale la complessità del paesaggio analizzato?
ll progetto Immersive Landscape sperimenta una strategia di rilievo e rappresentazione territoriale alternativa alla prassi convenzionale dell’analisi urbana. L’idea è quella di introdurre lo spettatore alla scoperta dell’ambito territoriale attraverso un esperienza sensibile di esplorazione e ricomposizione del paesaggio.
La strategia ipotizzata lavora sulla relazione scambievole che porta alla costruzione dell’immagine complessiva del territorio indagato come somma e sintesi di molteplici punti di vista attraverso la composizione di elaborati foto‐grafici e audiovisivi; una modalità di visione che, lavorando su un registro multiplo, mette in relazione Paesaggio geografico e Paesaggio estetico, metodologie di lettura statiche e valutazioni dinamiche.
La ricomposizione del territorio avviene ponendo particolare attenzione alla restituzione dei valori percettivi del paesaggio, alla dimensione estetica del viaggio e sul concetto chiave di lettura sequenziale dell’immagine derivanti dalla relazione tra sistema paesaggistico e sistema viario.
I risultati dello studio hanno portato alla creazione di un atlante pluridimensionale navigabile in ambiente interattivo che permette di esplorare un contesto territoriale da differenti prospettive comunicative e ricostruire l’esperienza immersiva nel paesaggio per mezzo di un interfaccia naturale e tangibile.

Immersive Landscape è un dispositivo multimediale di visualizzazione e controllo dell’immagine ad interazione tattile realizzato attraverso un architettura di programmazione dedicata attraverso l’utilizzo di applicazioni open source e l’integrazione di specifiche componenti hardwere. L’interfaccia è stata sviluppata sfruttando la tecnologia Reactivision, una piattaforma open-source sviluppata per il riconoscimento e tracciamento di fiducial marker applicati a oggetti fisici la superficie tattile è capace di rilevare i gesti degli utenti sulla superficie e riconoscere simboli fiduciali.
Il dispositivo multimediale utilizza le nuove tecnologie di motion tracking per proporre un esperienza interattiva con l’obiettivo è di condurre lo spettatore in un azione nella visione. Un ambiente reattivo all’azione del fruitore permette di mediare il suo rapporto con il paesaggio invitandolo a navigare alla scoperta del luogo; la sensazione di muoversi all’interno della scena filmica porta l’utente ed immedesimarsi con il soggetto dell’esperienza sensoriale sostituendosi agli occhi di chi abita lo spazio.
L’esperienza Immersive Lanscape rappresenta un contributo di studio dal quale si possono ottenere risultati utili ed innovativi nei diversi momenti del processo di trasformazione urbana e territoriale; un sistema aperto, adattabile a circostanze determinate e ad esigenze specifiche, attraverso la predisposizione di informazioni territoriali dedicate e rilievi audiovisivi site specific.

Il lavoro è stato sviluppato all’interno del progetto Furriadroxius, Medaus and 10 Asian cities portato avanti dal laboratorio LADU| Laboratorio di Densità Urbana; il progetto nasce con l’obiettivo di mettere a confronto e analizzare alcune delle più articolate ed estreme forme di hyper density in particolare quelle di 10 città Asiatiche e quelle di lower density nello specifico i Furriadroxius e i Medaus nel sud-ovest della Sardegna-Sulcis, attraverso la sperimentazione di tecniche di analisi mutuate dalle arti visive, performance e video. La prima parte della ricerca Case study#1: Furriatroxus, Medaus è centrata sull’individuo come vettore ed entità capace di generare flussi e movimento e di incidere il territorio modificandolo, oltre che modificare le proprie traiettorie e modi d’uso in relazione alle trasformazioni dei luoghi, e ha come obiettivo quello di rileggere – attraverso apporti multidisciplinari – un ambito molto circoscritto.