Buoncammino.(Cagliari, ITA, 2019, colori, durata 6.00 min.) Produzione audiovisiva: Marco Tanca.
Collana: paesaggi in trasformazione, diretta da Enrico Alfonso Corti
Resp.scient: Giovanni Battista Cocco

“ARCHITETTURE LIBERATE 2.0. Sperimentazioni audio-visive per il Patrimonio carcerario storico dismesso.”
Regione Autonoma della Sardegna | studi, ricerche, progetti di ricerca e sperimentazione sui nuovi linguaggi e tecnologie audiovisive, annualità 2019.
Lo studio si colloca in continuità con le esperienze di ricerca sul Recupero e la conservazione del patrimonio architettonico e urbano promosse dal Dipartimento di architettura dell’Università di Cagliari e con il lavoro portato avanti dal laboratorio città in movimento.

L’importanza di un approccio multidisciplinare per la lettura e la riscrittura del testo architettonico assume una particolare rilevanza nei contesti in cui la componente materiale e la presenza spirituale entrano in profonda relazione; in tal senso, le fabbriche carcerarie rappresentano luoghi emblematici dove si percepisce con forza l’intimo legame tra l’entità fisica del costruito e la sostanza immateriale generata dai sentimenti e dalle emozioni di chi lo ha vissuto.
Il riuso delle strutture storiche detentive, più che nel caso di altre tipologie architettoniche, richiede una riflessione approfondita e necessita di un iter investigativo che sia in grado di cogliere la loro doppia valenza di spazio costruito e di spazio vissuto; esse, quindi, lungi dal poter essere immaginate solo come opere architettoniche, si manifestano come contenitori di emozioni, significati e valori stratificatisi nel corso del tempo. La dimensione intangibile di tali architetture, con le proprie connotazioni socio-culturali, simboliche, etiche ed estetiche, che si cela in una trama complessa di segni visibili, può essere raccontata solo attraverso la sperimentazione di strumenti capaci di travalicare la mera fisicità del luogo.
Negli ultimi anni, un rinnovato interesse per le manifestazioni fenomeniche dello spazio e per le teorie dell’estetica della percezione hanno fatto emergere le potenzialità delle pratiche esplorative nella rilettura degli ambiti urbani; tali modalità di interpretazione trovano nello ‘sguardo’ il canale primario del processo percettivo e, conseguentemente, nella ‘esperienza corporea’ il dispositivo primario di analisi e ricostruzione di senso del luogo, in grado di far emergere la sua duplice natura: materiale e spirituale.
In tale scenario, gli strumenti cinematografici ricoprono un ruolo strategico negli approcci conoscitivi ‘sensibili’; i linguaggi audiovisivi e le tecnologie filmiche permettono, infatti, di catturare visivamente l’esperienza sensoriale dell’individuo che percorre lo spazio costruito, di cui si portano alla luce valori formali ed espressivi, interpretandone i dati sensibili acquisiti per creare delle rappresentazioni mentali del luogo stesso.
Il progetto audiovisivo dimostra come mezzo audiovisivo rappresenta, quindi, non solo un valido strumento per l’analisi oggettiva di un contesto architettonico e urbano, ma anche un dispositivo di osservazione critica, capace di sviluppare un confronto emotivo con il luogo, di svelare la sua dimensione simbolica e di suggerire nuovi significati.
Il video “Buoncammino” indaga dunque lo stretto rapporto che sussiste tra spazio fisico e spazio psichico e sull’influenza della forma architettonica verso lo spazio di chi la percepisce e la vive, rivelando la struttura mutevole della realtà materiale come proiezione di paesaggi interiori.

Progetto Studi e ricerche e progetti di ricerca e sperimentazione sui nuovi linguaggi e tecnologie audiovi-sive. L.R. 20 settembre 2006, Annualità 2019. Assessorato alla pubblica istruzione. Direzione generale dei Beni Culturali, Informazione, Sport, Spettacolo e Cinema. Regione Autonoma della Sardegna.